Sconfitta a Langnau in settimana, 6 punti nel weekend per il Lugano
La ripresa dopo la pausa per le nazionali non comincia nel migliore dei modi per il Lugano, che deve fare a meno di Thürkauf, infortunatosi in nazionale, e di Linus Omark, il quale — dopo aver firmato 11 punti in 14 partite — ha deciso sorprendentemente di fare ritorno in patria per giocare in quinta lega con l’Overtornea, squadra della sua città natale. Due assenze pesanti che si fanno sentire nella trasferta di Langnau, dove i bianconeri tornano a conoscere la sconfitta dopo sei vittorie consecutive, nonostante il rientro di Sgarbossa.
I Tigers partono forte e creano varie occasioni dalle parti di Schlegel, ma a sbloccare il punteggio è un episodio fortunoso: dopo un aggiramento di porta di Bachofner, il puck rimbalza sul pattino di Carrick e termina nella rete luganese per l’autogol dell’attaccante. L’intensità si alza: gli ospiti sfiorano il pareggio grazie a un’ottima invenzione di Sekac, mentre il Langnau fallisce il raddoppio prima con il backhand di Paschoud, fuori di poco, e poi con la traversa colpita da Felcman.
Nel secondo tempo il Lugano non riesce a ritrovare le sue migliori sensazioni e produce poco in fase offensiva. Il Langnau ne approfitta e nel finale piazza l’uno-due decisivo: al 37’ Bachofner sorprende un non impeccabile Schlegel tra i gambali, firmando la doppietta personale, e poco dopo Flavio Schmutz sigla il 3-0 in powerplay alla sua prima presenza stagionale. Nel terzo periodo i Tigers amministrano senza rischiare e il Lugano, spento e poco incisivo, esce dalla Ilfis con zero punti e zero reti all’attivo.
L’occasione per reagire arriva subito, e i bianconeri la colgono conquistando sei punti nel weekend. Alla Swiss Arena di Kloten succede tutto nel primo tempo: dopo tre minuti Simion apre le marcature grazie a un rimbalzo favorevole su un lancio di Sanford, superando Huet. Al 14’ Aleksi Peltonen, servito da Henry, scappa via in velocità e non trema nell’uno contro uno con il portiere, firmando il 2-0. Il Kloten reagisce e al 17’ Delémont accorcia le distanze con un preciso diagonale al termine di una lunga azione insistita. Gli Aviatori chiudono forte il periodo e Van Pottelberghe salva il risultato con un intervento decisivo su Profico.
Nel secondo tempo Perlini ha subito l’occasione per ristabilire il doppio vantaggio, ma Huet gli nega la gioia del gol. Seguono minuti di pressione continua del Kloten, che crea diverse opportunità — con Meyer, Derungs e Leino — ma trova sempre attento Van Pottelberghe. Nel terzo tempo il Lugano ritrova un po’ di compattezza e, pur senza brillare, riesce a difendere il risultato fino al 60’, portando a casa tre punti preziosi.
Tutt’altro copione nella partita casalinga di sabato sera: i bianconeri, privi anche di Zanetti (ammalato) oltre alle assenze già note, offrono una prestazione eccellente e travolgono il Bienne per 6-0. Il Lugano impone da subito un ritmo asfissiante e, dopo le prime occasioni capitate a Sanford e Sekac, trova il vantaggio al 7’ con Fazzini, che insacca da distanza ravvicinata. Il solo gol di vantaggio va stretto ai bianconeri e nel secondo tempo arriva subito il 2-0, ancora con Fazzini che devia il tiro-appoggio di Tanner.
Dopo la doppietta di Fazzini, sale in cattedra Sgarbossa, che firma due reti: al 28’ realizza il 3-0 in powerplay su splendido assist di Sanford, e al 36’ sigla il 4-0 con un polsino da distanza ravvicinata. Il terzo periodo è mera amministrazione: Canonica trova il 5-0 in powerplay al 51’, prima che Sgarbossa completi la tripletta per il definitivo 6-0.
Con questa vittoria i bianconeri salgono al settimo posto, a una sola lunghezza dal quarto, e si confermano pienamente in corsa per un posto nelle prime sei. Unica nota stonata: l’infortunio di Perlini, costretto a lasciare il ghiaccio dopo un duro impatto contro la balaustra

Commenti
Posta un commento